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domenica 5 febbraio 2017

Venti righe bastano, e avanzano, per commentare Atalanta-Cagliari


Due azioni manifesto dell’Atalanta di Gasperini: l’esterno, in questo caso Conti, che allarga la squadra, si spinge sul fondo e crossa per il compagno, il Papu, che stringe dal lato opposto e coglie la difesa alle spalle; Petagna che lavora con qualità e tenacia un pallone sulla trequarti, attira su di sé il raddoppio e scarica per Gomez, libero di inventare ed esprimere il suo talento. 

Papu Gomez da urlo (foto dal web)

Complice un Cagliari imbalsamato, dopo 15 minuti è 2-0 per la Dea.

Sincronismi ormai perfezionati, che permettono ai nerazzurri di fare la corsa su Milan, Lazio e le altre squadre in lotta per l’Europa, anche se meno nobile. Quota 42 punti a 16 gare dal termine. La scorsa stagione si era chiusa a quota 45. Sembra un’era fa.

Su Atalanta-Cagliari c'è poco da aggiungere. Dopo il doppio vantaggio, i bergamaschi si sono limitati a controllare il match, addormentando i ritmi.

Tanto è bastato per trascorrere un pomeriggio tranquillo. Anche perché l’undici di Rastelli è stato pressoché nullo, nonostante abbia avuto a lungo, su gentile concessione avversaria, il pallino del gioco in mano. Possesso di palla non coincide con pericolosità: eccone l’ennesima riprova.

Il solo Di Gennaro ha provato a scuotere i rossoblu. Ha tentato di svegliare i compagni facendo il play maker a tutto campo. Sforzo lodevole, per nulla ripagato. Solo qualche punizione pericolosa conquistata tra il 50° e il 60° della ripresa.

Spentasi la fiammella del 10 scuola Milan, tutto come dopo il raddoppio, peraltro spettacolare, di Gomez: Atalanta padrona, lucida e saggia. Punto. 

 

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