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venerdì 19 agosto 2016

"Gracias por todo Manu": i tweet più belli per ringraziare Ginobili


A 39 anni ha detto basta. Ultimo giro di tango con la sua Nazionale. Il che, a quell’età, potremmo anche concederglielo. Ma Manu Ginobili è un signore del basket, un campione senza tempo, Paese o casacca. Avremmo voluto che quell’uscita dal campo, tra le lacrime, non fosse mai avvenuta. Forse è proprio in quel momento che ci siamo resi conto che “El Alma” stava perdendo l’atleta più forte della sua storia, il suo simbolo, la sua leggenda. E ci siamo resi conto che, cari signori, la fine della carriera del genio da Bahia Blanca è veramente agli sgoccioli. 

Abbiamo tifato per lui sino all’ultimo, incollandoci allo schermo con la velata (nemmeno troppo) speranza che, in un ultimo atto di eroismo, il suo mancino avrebbe steso, chissà poi come, gli americani. Non è andata così, ed era facile prevederlo. La Generacion Dorada si ferma qui. Manu, Nocioni, Scola e Delfino, campioni olimpici in quell’incredibile 2004, hanno dato tutto. Corpo e, appunto, “alma”. Hanno trascinato e divertito; incantato e aizzato i tifosi. Argentini, ma non solo. Un amore trasversale, perché chi gioca con quell’intensità non può essere disprezzato.

Ed Emanuel David Ginobili, classe 1977, è il volto di quella favola, al sapor di racconto epico o cavalleresco, che ha regalato alla Seleccion medaglie, fama e gloria eterna. Per vedere un’altra squadra di questo livello, gli amici d’oltreoceano dovranno aspettare anni. Molti anni.

Ci siamo seduti sul divano e, metaforicamente, congiunti prima con i tifosi biancocelesti, chiassosi e magici, che hanno inondato d’amor i propri idoli dalle tribune; poi con gli americani che, uno a uno, sono andati in pellegrinaggio dall’oracolo col numero cinque; infine, con i compagni, di lungo e nuovo corso, che lo hanno abbracciato per dirgli grazie.

Ecco, sì: GRACIAS MANU. Te lo diciamo anche noi italiani, che da sempre ti sentiamo un po’ nostro. Grazie di tutto. Ti vedremo in campo ancora un altro anno con i tuoi Spurs (godiamocelo), ma non vederti più con la canotta della una Argentina chiude un capitolo difficile da dimenticare.

Queste alcune delle più belle parole che noi abbiamo speso per te (lo 0,0001% di tutte quelle che sono state scritte):












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