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sabato 30 luglio 2016

Balcani: cinque luoghi da vedere


I Balcani come meta della prossima vacanza? Perché no!? Anzi, potrebbero essere lo scenario perfetto per diversi viaggi.

Affermazione che, forse, sino a pochi anni fa avrebbe sollevato più di qualche punto interrogativo. Ma non ora. Passato il periodo buio dei conflitti e dei problemi sociali, i Paesi balcanici si sono rialzati e si stanno facendo sentire. Al mondo ci sono pure loro. Da sempre un po’ a “bagnomaria” tra la vicina Italia, Belpaese che attira l’universo intero, e l’azzurro del mare greco, ora si stanno prendendo fama e attenzioni.

Giustamente. Perlomeno, per quel che si dice a riguardo. Di mio non posso dire troppo: un’estate, ormai anni fa, in Croazia (se qualcuno fosse intenzionato a sponsorizzarmi il viaggio...). Nulla più. Insomma, quello che fa il 90% degli italiani almeno una volta della vita. Perché, in effetti, sono territori a noi vicini e, tutto sommato, accessibili economicamente.

Mare, città, arte, storia, montagna, scenari perfetti per escursioni, luoghi da scoprire: c’è tanto, ma davvero tanto, da vedere. Anche solo perché sono tanti gli Stati che colorano la penisola balcanica (che prende il nome dal sistema montuoso tra Serbia e Bulgaria): Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Bulgaria, Kosovo, Albania, Macedonia, Grecia e Turchia (la parte europea). C’è chi ci mette pure Slovenia, Moldavia e Romania. Boh, fate voi; non si offende nessuno (almeno penso).

Tante sfumature per un quadro ricco di dettagli. Diversi e affascinanti.

Ne parlano e scrivono molti media del settore. E, ormai, non è più un segreto che siano luoghi incantevoli e assolutamente da vedere.

Di volta in volta cresce, quindi, la voglia di andare a vederli questi benedetti Balcani. Che sia un tour per capitali e cittadine dal sapor medievale, un semplice e rilassante soggiorno su una spiaggia, o un dinamico giro zaino in spalla e scarponi da trekking ai piedi.

Tanta scelta. Complicato decidere. Per aiutarvi, o mettervi ulteriormente in difficoltà, ecco alcune delle attrazioni più interessanti (a mio umile e ignorante avviso) sparse per la penisola balcanica, scelte tra la top-10 di Lonely Planet.  

 
DUBROVNIK, Croazia

Su La Stampa è da poco stato pubblicato,  a firma Marina Palumbo, un articolo proprio sulla città croata. Arroccata su un promontorio a strapiombo sul mare, fa dei suoi bastioni una delle perle dei Balcani. La cittadella antica merita, tanto quanto i paesaggi che solo la luce del tramonto può regalare. Suggestivi a a dir poco, tanto da essere scelti per far da teatro alle riprese di Game Of Thrones.

Dubrovnik dall'alto (immagine dal web)

 
ISOLA DI HVAR, Croazia

Dopo Dubrovnik, la meta turistica più frequentata della penisola. Facile intuire il perché: dalla variegata vegetazione ai palazzi gotici, dall’acqua limpida alle passeggiate lungo mare. E poi palazzi, monasteri, il castello… In più, il che non guasta, pure una vita notturna vivace. 

Hvar (immagine dal web)

 
BOCCHE DI CATTARO, Montenegro

Anche il Montenegro ha i suoi fiordi. Le Bocche di Cattaro (Boka Kotorska) sono una serie di insenature nell’Adriatico che lasciano senza fiato. Tanto belle che la baia in cui si trovano è detta anche “la sposa dell’Adriatico”. Tra un fiordo e l’altro, le piccole cittadine (tra cui Cattaro) che animano il paesaggio, affacciate vertiginosamente sul mare, le cui vie s’inerpicano tra le fessure di pietra. In fondo, uno specchio marino di rara bellezza. 

Bocche di Cattaro (immagini dal web)

 
OHRID, Macedonia

Chiamatela come volete: Ohrid, Ocrida, “perla dei Balcani” o “Gerusalemme slava”. Poco cambia. Si sta parlando della principale attrazione macedone. Una città dalla storia antica e ricca: centro culturale, religioso e artistico di riferimento per l’Europa Slava, è sede di una delle università più antiche d’Europa e culla dell’alfabeto cirillico. Mettiamoci pure che ha un territorio mozzafiato, con tanto di lago da 32 chilometri, ed è facile capire perché, dal 1979, sia stata inclusa tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. 


Ohrid (immagine dal web)

 
PRISTINA, Kosovo


Ho voluto scegliere un simbolo della “rinascita balcanica”. La capitale del piccolo Kosovo si sta lentamente, e non senza fatiche, levando dalle spalle un passato grigio e ingombrante che ancora si fa sentire. Ma la voglia di riemergere è tanta. La città è stata ricostruita e regala continui contrasti tra nuovo e antico, vecchio e moderno. Esteticamente non sarà Parigi o Roma, ma vi lascerà stupiti per la sua voglia di “cambiare vita”. Una speranza o, come ricorda il monumento principale, a “new born”. 

Pristina, monumento "New Born" (immagine dal web

Se siete stati nei Balcani e volete suggerire qualche altro luogo da vedere, o se siete stati in uno di questi e desiderate lasciare un commento, fatevi avanti!

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