Per LeBron fanno 31. All'anagrafe. Non sul parquet, dove spesso e volentieri ne fa anche di più.
Il Re cresce ma non invecchia. Perlomeno, lo fa alla sua velocità, estranea alla natura di noi umani. Perchè lui è il "The Chosen One", il "Prescelto" chiamato a riscrivere la storia del Gioco dal primo all'ultimo passo della sua carriera.
E allora ecco, in maniera semplice e artigianale,
la galleria della sua straordinaria vita cestistica nella Lega.
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A St. Vincent- St. Mary High School fa capire al mondo chi è. Nessuna sopresa, dunque, quando i Cavs lo scelgono con la prima scelta assoluta al Draft 2003. |
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Esordisce con 25 punti e 9 rimbalzi contro i Kings (mai nessuno tanto decisivo al debutto). Conclude l'anno da Rookie Of The Year a oltre 20 punti, 5 rimbalzi e 6 assist di media. |
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Nell'estate 2004 partecipa alle Olimpiadi di Atene con Team USA. Arriva solo un bronzo, dietro ad Argentina e quell'indimenticabile versione della nostra Italia. |
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Nella stagione successiva, Cleveland delude, ma il #23 fa già parte del gotha della Lega. Chiude l'annata con 27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist a partita. |
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I Cavs vanno finalmente ai playoff, trascinati da un Prescelto da 31.4 punti di media e da titolo di MVP dell'ASG. Saranno i Pistons, al secondo turno, a fermare la corsa della franchgia dell'Ohio. |
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Nel 2006/2007, le cifre di LBJ diminuiscono (27+6+6) ma arrivano le Finals. San Antonio, però, è troppo anche per LeBron. La serie si chiude 4-0 per i texani. |
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L'anello comincia a diventare un'ostinata ossessione. Cleveland cerca di costruire un supporting-cast di livello ma i Celtics di Pierce, Garnett e Allen, poi campioni, vincono la finale di Conference 2007/2008 ed eliminano i Cavs. |
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Il 2008/2009 è da MVP, All-Defensive Team e due serie consecutive di playoff vinte 4-0 (con Detroit e Atlanta). In finale della Eastern, però, il Re, da oltre 38 di media, si schianta sui Magic. | | | | | | | | | | | | | | |
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Nonostante il secondo titolo di MVP consecutivo, la stagione dei Cavs 2009/2010 si interrompe prima delle Finals. Sono ancora i Celtics la bestia nera. |
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Nell'estate dello stesso anno, il chiaccheratissimo passaggio agli Heat, dove trova Wde e Bosh come compagni di un trio deciso a fare la storia. I Mavs, però, hanno un'idea diversa e battono a sorpresa i favoritissimi rossoneri. |
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La maledizione di spezza l'anno successivo: Miami campione e LeBron MVP sia della stagione regolare che delle Finals. |
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Da campione in carica, vince anche il suo quarto riconoscimento di MVP, a 26 punti, 7 rimbalzi e 6 assist di media. |
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Come se non bastasse, Miami fa il back-to-back battendo gli Spurs dopo 7 gare e LeBron si riconferma anche MVP delle Finals. |
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San Antonio, però, ha in serbo la vendetta. Nel 2013/2014, quando tutto sembra apparecchiato per il tris di LBJ e Miami, Duncan, Ginobili e Parker firmano il capolavoro: 4-1 in finale e il Prescelto rispedito al mittente. |
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Debacle che lascia il segno e convince James a voltare di nuovo pagina. L'obiettivo di una vita rimane sempre uno: portare un anello alla sua Cleveland. Come in una favola, allora, decide di "tornare a casa". |
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Il finale della stagione del ritorno, però, è amaro. LeBron fa di tutto per trascinare i Cavs, privi di Irving e Love, alla vittoria sugli spumeggianti Warriors di Curry. Nonostante delle Finals da quasi tripla-doppia di media (36+13+9), l'anello va a Golden State. |
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Il resto è storia di oggi.
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