E’ passato poco dall’inizio di questa stagione. Un mese
circa: nulla se pensiamo a quanto dura quella dolce maratona detta NBA. Tuttavia,
siamo in quel momento in cui è possibile tirare i primi bilanci, acerbi ma non
troppo, e renderci conto di quali squadre stanno deludendo, quali convincendo e
quali, infine, devono cambiare rotta per non buttar via l’annata.
Ripeto: una quindicina di partite è poco, ma anche
sufficiente per farsi un’idea. Cercherò, dunque, di analizzare Division per
Division l’andamento delle varie franchigie, dando un voto (valutazione stupida
e limitante, ma facile e immediata) a ciascuna e indicando quale giocatore sta
rispettando(o addirittura superandole) le aspettative e quale, invece, le sta
deludendo.
Ok? Ci siamo? Tutto molto semplice direi.
ATLANTIC DIVISION
Toronto Raptors, voto 7-
Il primo posto nella Division non sorprende, visti i risultati della passata stagione e la concorrenza non proprio agguerrita. L’inserimento di Carroll e Scola sta funzionando e ha dato un po’ di equilibrio a una squadra che ha sempre avuto buona propensione offensiva ma atteggiamento difensivo spesso rivedibile, più per mancanze mentali che tecnico-tattiche. Lowry, DeRozan e Valanciunas sono le sicurezze (brutta notizia il recente infortunio del lituano: vedremo come risponderà la squadra); la panchina, invece, un punto debole.
La partenza sprint, 5-0, è stata pian piano vanificata da
qualche passo falso di troppo. Mi aspetto qualcosa in più.
Top: Kyle Lowry - Non lo scopriamo di certo oggi, ma la
costanza nel tiro da tre (40.8%) ne sta aumentando ancor più l’efficacia,
perlomeno in attacco.
Flop: Terrence Ross - Sparito dai radar. Sembra un’altra
annata buttata via malamente.
Kyle Lowry (28 points) & Steph Curry (37 points) duel in The CITY!
https://t.co/zGya0t1Dv7
— NBA (@NBA) 18 Novembre 2015
New York Knicks, voto 7.5
Voto alto. Troppo? Forse sì, ma i ragazzi di Fisher mi stanno sorprendendo. Ci si aspettava una decisa svolta rispetto all’ecatombe del 2014/2015, ma sono convinto che in pochi immaginassero tali miglioramenti. Porzingis sta stupendo tutti e ammutolendo gli scettici della vigilia, Carmelo è tornato a essere un violino di primissimo ordine, Afflalo e Calderon danno un senso al tutto. Finalmente, gli arancioblu paiono una squadra con un senso. Per i playoff potrebbe essere sufficiente. Ma occhio a sedersi…
Top: Kristaps Porzingis - Sapete meglio di me il perché: il
ragazzo ha un talento, soprattutto per quella taglia fisica, che lo rende un
piacere per gli occhi.
Flop: Derrick Williams - Tira con percentuali basse, sia dal
campo che da tre, dando un contributo molto relativo dalla panchina.
24 punti, 14 rimbalzi e 7 stoppate
Bombe da 3, ganci, arresti e tiri
Porzingis versione arma letale #NbaTipo
https://t.co/p0S4O0Xf3P
— Pallonate (@Pallonate_web) 22 Novembre 2015
Boston Celtics, voto 6.5
Dopo un avvio stentato, è tornata la Boston che conoscevamo:
equilibrata, tenace, ostica e ben allenata. C’è tanta strada da fare,
soprattutto per sistemare un record ancora poco soddisfacente, ma la formula
Stevens – ne ero certo – ricomincia a dare i suoi frutti. Tutti impegnati a
lavorare duro e fare qualunque cosa, in attacco così come in difesa.Frangente
in cui i biancoverdi danno il meglio, risultando tra le migliori squadre per
punti concessi ogni 100 possessi. La superstella non c’è e, forse, viste le caratteristiche
del progetto tecnico, è meglio così. Credo in loro e credo, più che mai, nella
bontà del loro allenatore.
Top: Isaiah Thomas - Non ci sono degli All-Star, ma il
folletto #4 non ci va molto lontano. Segna più di 20 punti a partita e cambia
l’inerzia del match in un baleno. Ormai, è una sicurezza.
Flop: David Lee - Bocciatura forzata e di “incoraggiamento”,
perché è un giocatore che mi è sempre piaciuto e che ritengo perfetto per i
Celtics. Al solito, è stato frenato da qualche problema fisico. Lo attendo più
incisivo.
Brooklyn Nets, voto 3
Squadra che sembra non avere né capo né coda: attacca male e difende peggio. Qualche giocatore buono ci sarebbe – Lopez, Young, Jack – ma non basta per dare ai newyorkesi una parvenza di credibilità. Semplicemente, una stagione che si prospetta grigissima.
Top: Jarrett Jack - Preferito a Brook Lopez perché meno
“pubblicizzato” e atteso. E’ un onesto lavoratore con indubbio talento che
segna, crea (non sempre con lucidità) e mette un po’ di toppe. Su
questi livelli, va oltre le aspettative.
Flop: Andrea Bargnani - Eh lo so, dispiace pure a me. Pensavo
che il Mago potesse trovare nei Nets la squadra giusta per svoltare, anche
visto l’ottimo Europeo. Per ora, non è stato così. Speriamo che le cose girino.
He may not have won the game but at least Jarrett jack has the support of his wife and kids @RTNBA pic.twitter.com/wq6yVmckxi
— Clutch Master Flex (@AndyGuccierrez) 15 Novembre 2015
Philadelphia 76ers, voto 2
Tolti Noel e Okafor, un’accozzaglia di giocatori di basso livello (per non dire di peggio). Non hanno ancora vinto e, vedendoli, non si capisce come possano farlo. Sicuramente qualche successo arriverà, ma qui si sta attentando seriamente a tutti i record negativi della storia. Obiettivo, logico e indiscusso, la prima scelta al prossimo draft. Il fatto è che non stano facendo tanking; sono proprio una squadraccia.
Top: Jahlil Okafor - Nella fitta nebbia, un faro lucente. Ha talento
da vendere e sta avendo un grande impatto sulla Lega. Forse, più di quanto ci
si aspettasse. Attacca alla grande e si intravedono margini di miglioramento
(range di tiro da allargare), ma difende malissimo e non sembra che la cosa lo
tocchi più di tanto.
Flop: Nik Stauskas - Scegliere il peggiore non è facile, perché
la rosa di papabili è ampia. L’ex Kings, però, vince perché, oltre a essere
impalpabile, tira con percentuali imbarazzanti. E per uno che dovrebbe avere
nel tiro l’unico motivo per cui sta dove sta, non è un bel segno.
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