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domenica 13 settembre 2015

Eurobasket 2015: il racconto di Italia-Israele con i tweet di #EuropeiTipo e #SkyEurobasket

O dentro o fuori. Nessuna via di mezzo. L’Italia deve lasciarsi alle spalle la sua storia nel girone e dare tutto nei prossimi 40 minuti. Solo così ci si può garantire un domani. 

Gli Azzurri arrivano all’appuntamento con Israele da favoriti, consci che sarebbe deleterio e molto pericoloso scendere sul parquet pensando di aver già vinto. 

Serve la qualità mostrata contro la Spagna, e non deve mancare la resilienza del match decisivo contro i tedeschi. Solo così potremmo essere un passo avanti ai nostri avversari di serata, comunque da rispettare e temere. 

E allora occhi della tigre e teste connesse. Superare questo step significherebbe continuare a segnare e, soprattutto, avvicinarsi a Rio 2016. Andiamo!!


Comincia bene il Mago, comincia bene Ale Gentile. Buoni segni.



E a 3 minuti dalla prima pausa siamo Avanti 16-11, con Danilo e Marco che cominciano a carburare e la difesa che, tutto sommato, sembra più concentrata de solito.


BBBEEELinelli allo scadere. Dopo 10 minuti siamo Avanti 22-13, tirando bene e difendendo forte. Meglio di così…




Primi scampoli di secondo quarto da incorniciare, grazie anche al buon impatto della panchina. Melli ha coraggio e orgoglio, Cusin è il solito Pandino e anche Daniel trova la retina..


Mekel e Casspi: sono loro due le nostre spine nel fianco. E quando i ragazzi di Pianigiani abbassano ritmo e intensità, Israele è lì: 30-26.



Idee meno chiare in attacco. Soluzione: palla ad Ale Gentile versione panzer…


Pietrone Aradori piazza I due punti che valgono in vantaggio in doppia cifra dopo un tempo. Si va negli spogliatoi sul 40-30. Italia equilibrata e presente, ma sarà una serata difficile difficile. Anche perché il Mago, tra le mani dei fisioterapisti, ci lascia col fiato in sospeso.




E si riparte, senza Andrea Bargnani, out per tutto il resto del match. Notizia orrenda, ma tant’è: sotto con altri 20 minuti di Italbasket.

E che problema c’è? C’è quel fenomeno a cinque stelle figlio di un certo Nando. Parzialone in uscita dagli spogliatoi (cit. Pessina): 49-32.


Ale Gentile da tre! Ed è più 20 (54-34). Mancano ancora 14 minuti, ma che bel vedere ragazzi…



Noi voliamo, Israele non ci capisce più nulla: dopo mezz’ora siamo 68-39. Ripeto: 68-39.


Il basket è sport strano e beffardo, ma sembra tutto girare dalla nostra parte. E allo spazio per i Della valle e i Polonara, i Melli e gli Aradori. Io non ho il coraggio di chiamarli ‘seconde linee’.


E’ garbage time? Eh sì, e che bello poterlo dire.



E chi l’avrebbe mai detto che avremmo potuto vivere gli ultimi minuti di un ottavo di finale senza maciullarci le unghie? Beh, io no. Ero in errore e non sono mai stato così felice di farlo. 

Per la cronaca: 82-52!




Complimenti da ogniddove…

saranno ancora partite e ci saranno ancora reporTweet. Alla prossima. 

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