playground

playground

sabato 5 settembre 2015

Eurobasket 2015: il racconto di Italia-Turchia con i tweet di #EuropeiTipo e #SkyEuroBasket

Palla a due alle 21, ma l’attesa è ormai febbrile da ore e ore. Tutti vogliono vedere il primo sprazzo di azzurro sui parquet dell’Europeo.


E quando il microfono di "The Voice" Flavio Tranquillo si apre, vuol dire che davvero è arrivato il momento di andare in apnea per quaranta minuti e tuffarsi in questa Italia-Turchia.
Berlino è tanto turca, davvero tanto, ma la Mercedes Benz intona l’Inoo di Mameli come fossimo noi quelli di casa.

Inizio forte, di entrambe, con il Cuso che inaugura lo score con l’inchiodatona del 2-0.
Quelli in maglia rossa, però, non si fanno intimidire, con Dixon che mette il turbo e Ilyasova che fa valere il suo immense talento, nonostante non sia il giocatore più avvenente della storia...

E’ tatticamente una partita difficile, anche perchè Ataman ha messo in campo una squadra tosta, attenta e ‘sul pezzo’ in ogni spot. Fatichiamo ad attaccare con fluidità, affidandoci troppo spesso ai singoli; e meglio non ci va in difesa.



Potremmo denunciare i turchi per stupro. #EuropeiTipo
— La Giornata Tipo (@parallelecinico) 5 Settembre 2015 pt async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"> E il primo quarto si chiude con gli azzurri doppiati 13-26. Non bene, affatto.

Il Mago prova a dare una scossa in aperture di seconda frazione, ma Dixon è il solito imprendibile peperino e Ilyasova non sbaglia un colpo.


Lo dice Flavio Tranquillo in telecronaca, lo ribadiscono I tifosi su twitter: il problema vero è la difesa.

Gallo ci prova, lotta, si fa dare palla, e attacca a testa bassa.Va in lunetta, ferma il cronometro e muove il tabellino. Ma, soprattutto, à la sveglia; o perlomeno ci prova.

L’accelerazione del nostro #8 porta a qualcosina: recupero, anche se “mini” e primo quarto che si chiude con l’Italia sotto di 9 (42-51) e tanti interrogativi per la Nannini sparata a palla.

Si ritorna dagli spogliatoi con la convinzione che tutto sia ancora aperto e che “no pain, no gain”.

I primi minuti di ripresa, però, disattendono le speranza tricolori.
Calma, tutto può cambiare; magari non all’improvviso. E i nostri, infatti, cominciano a rosicchiare punti, col Gallo sempre al comando.

L’ultimo quarto lo cominciamo sotto di 5, 61-66, e con la convinzione che la si possa portare a casa.


Arriviamo più volte a un passo dall’aggancio, ma paghiamo qualche amnesia di troppo. E i Mahmutoglu, i Muhammad (Dixon) e addirittura gli Erden non perdonano.
A 3 minuti e mezzo dalla sirena siamo dietro di 6 (74-80), con la difesa che continua a fare acqua.

Finita? Ma anche no, almeno fino a quando esisterà un Gallinari.
E ora, perdonatemi, ma l’ultimo minute e mezzo me lo vedo senza guardare twitter. Troppa tensione per staccare gli occhi dalla Tv. La situazione, comunque, è questa.

E niente ragazzi, ha vinto la Turchia, 87-89. Mannaja!
E ora, testa a domani. Ci aspetta l’Islanda.

Nessun commento:

Posta un commento