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martedì 18 agosto 2015

"Un granata sempre più azzurro. Conte, guarda il Torino!", di Marco Rizza

Come ogni estate, gli uomini di mercato delle squadre italiane di Serie A si sono riempiti la bocca di bellissimi proclami quali “largo ai giovani!” o “puntiamo solo sugli italiani!” o simili. E come ogni estate questi proclami sono rimasti tali. O quasi. Già perché nel generale parlare a vanvera, c’è chi, molto silenziosamente e senza annunci in pompa magna, la famosa “linea verde” l’ha sposata veramente.

Andrea Belotti, il nuovo acquisto del Torino
Sto parlando del Torino di Giampiero Ventura che, con la recentissima acquisizione di Andrea Belotti dal Palermo, si è aggiudicato un’altra bellissima promessa del calcio italiano. Una pedina su cui i granata puntano fortemente, avendo sottoposto i siciliani ad un forte pressing cui hanno ceduto di fronte all’offerta di 7,5 milioni di euro fatta dal club di Urbano Cairo. Questa insistenza è la prova di un fenomeno raro nel calcio italiano: un club di Serie A sta scommettendo su dei giovani italiani!

Assieme al “Gallo” Belotti, infatti, al Torino in questa finestra di mercato sono approdati altri ragazzi che promettono di fare veramente bene. Si tratta di Daniele Baselli e di Davide Zappacosta, prelevati entrambi dall’Atalanta per 10 milioni (10 MILIONI!!!), dopo essere stati seguiti nei mesi scorsi anche dalle big italiane che evidentemente hanno preferito virare verso i soliti nomi esotici. I due si sono uniti ad un altro Under 21, Marco Benassi, scuola Inter, strappato proprio ai nerazzurri di Mancini alle buste lo scorso giugno. Un ottimo centrocampista “mordi-caviglie” che, tra l’altro, ha collezionato anche diversi minuti in gare europee nella passata stagione, sempre con i granata.

La società, non dimentichiamolo, è da anni che punta e valorizza giocatori italiani. L’ultimo è stato Matteo Darmian volato a Manchester, sponda United, dove si è ritagliato un posto da titolare. Prima di lui erano stati Ciro Immobile e Alessio Cerci, ad impressionare sotto la Mole. Senza scordare, poi, Angelo Ogbonna, Danilo D’Ambrosio e il meno fortunato, ma ugualmente talentuoso, Simone Verdi, tutti e tre giocatori su cui Ventura aveva puntato nell’annata del ritorno in Serie A. Inoltre, alla società di Cairo va dato il merito di aver innescato un circolo virtuoso in cui il calcio mercato si autofinanzia grazie a cessioni stellari. Insomma, al Toro, poche chiacchiere e tanti fatti.

Va bene, recentemente anche il Sassuolo con i vari Zaza e Berardi ha scommesso sul “made in Italy” ottenendo risultati apprezzabili. E, in questa sessione di mercato, il Milan si è “ritalianizzato” con gli innesti di Bertolacci e Romagnoli, seguiti a quelli di Bonaventura e Antonelli di gennaio. Giocatori che, però, sono già esplosi più o meno definitivamente e/o sono già in orbita Nazionale maggiore.

I piemontesi, invece, hanno scelto ragazzi ancora in via di formazione, i cui i margini di miglioramento sono ancora enormi. Basti pensare che una vecchia gloria granata come Pulici ha affermato che Belotti potrebbe diventare il nuovo Graziani.
Quindi, complimenti Torino! Io e tutti coloro che sperano in una pronta risurrezione del calcio italiano, ti ringraziamo. Speriamo di vedere spesso il c.t. Antonio Conte a visionare i tuoi nuovi gioiellini durante il prossimo campionato, preferendo l’Olimpico al “suo” vecchio Juventus Stadium.

di @rizzamarco

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