17. FLORENT MALOUDA
Si dice che la classe sia per sempre e la forma fisica
temporanea, e Malouda ne è un ottimo esempio. Ha vinto col Chelsea nel
2009-2010, ma è stata più che altro un’eccezione per un’ala senza cambio di
ritmo e limitata nei movimenti. Pochi tifosi del Chelsea si sono disperati
vedendolo andare via, nel giugno 2013.
16. DENILSON
Doti sopraffine e costo record per il trasferimento a parte,
Denilson non ha mai avuto raggiunto un grande successo nella sua carriera.
Vero, ha vinto il Mondiale 2002 con il Brasile, ma non era altro che un
giocatore di contorno e ha disatteso le aspettative che lo hanno accompagnato
nel momento in cui il Real Betis ha infranto ogni record per il trasferimento
di un giocatore, quando lo mise sotto contratto per 21.5 milioni di sterline
nel 1998.
15. DAVID GINOLA
Quando era in giornata, era uno dei migliori. Peccato che
‘le sue giornate’ fossero molto rare. La sua noncuranza ha fatto infuriare
molti degli allenatori con cui ha lavorato, ed è uno dei motivi per cui non è
mai rimasto più di tre anni nella stessa squadra. Troppo spesso è stato un
giocatore costoso ma inconsistente.
14. WAYNE ROONEY
Diciamolo, se, come si pensa, Rooney fosse stato tanto forte
quanto altri giocatori di questo paese, sarebbe stato preso da Real Madrid o
Barcellona. L’ex attaccante dell’Everton ha decisamente avuto i suoi momenti di
altissimo livello, ma i pochi gol nei tornei con l’Inghilterra e la sola
Champions League vinta spiegano perfettamente perché non possa essere
considerato uno dei grandi di questo sport.
13. ADRIANO
Tiro mancino feroce e l’abilità di segnare da lontano così
spesso che nemmeno un giocatore di classe mondiale. Adriano aveva tutto il
talento per essere uno dei migliori attaccanti nel mondo, ma non ha mai potuto
contare su delle basi solide, e gli sparuti acuti non possono nascondere che la
sua sia stata una delle carriere più deludenti di sempre.
12. ROBERTO BAGGIO
Un giocatore da qualche highlights, Baggio è spesso
scomparso nelle partite che contavano, e la sua grandezza è stata leggermente
distorta dalla nostalgia per la metà degli anni Novanta e dall’era di James
Richardson e del calcio italiano si Channel 4. Il suo fallimento nei grandi
tornei con gli Azzurri è una leggera sbavatura nella sua storia internazionale.
11. STEVEN GERRARD
Come per Rooney, Gerrard deve essere considerato un ottimo
giocatore ma non un grandissimo. Per ogni grande momento della sua carriera (la
finale di Champions del 2005, il salvataggio nella fiale di FA Cup del 2006),
c’è sempre stata un’importante battuta d’arresto – la scivolata contro il
Chelsea e i cartellini rossi, compreso quello del mese scorso contro il
Manchester United.
10. JACK WILSHERE
Sinceramente, quanti grandi momenti di Jack Wilshere
ricordate? In verità, il centrocampista dell’Arsenal ha ancora la reputazione
di essere uno dei migliori giocatori inglesi. Sicuramente deve fare qualcosa
ben presto per giustificare la sua reputazione inflazionata.
9. SERGIO RAMOS
Fortunato nel trovarsi a giocare nella Spagna in un’era in
cui i centrocampisti sono stati così dominanti che i difensori come Ramos hanno
potuto tranquillamente starsene piedi all’aria a godersi lo spettacolo. Quando
Ramos è chiamato a difendere uno contro uno, è spesso precipitoso nelle proprie
scelte, come dimostrano i 19 cartellini rossi presi nella Liga, più di
qualsiasi altro giocatore.
8. WESLEY SNEIJDER
Un talento incostante che, nella sua carriera, è stato
trascurato dai più grandi club mondiali, per il semplice motivo che non è uno
da top-level. Un’eccellente Mondiale 2010 (in un torneo dalla qualità scarsa)
aveva fatto pensare che il regista olandese fosse molto meglio di quanto in
realtà sia; il suo ‘lavoretto’ nel selvaggio calcio del Galatasaray ci dà
un’ulteriore spunto di riflessione sulla sua levatura.
7. EZEQUIEL LAVEZZI
Lavezzi corre tanto e sembra indaffarato, ma non è affatto
un ottimo giocatore. Al Mondiale 2014 non ha segnato nemmeno un gol nelle sei
partite giocate e ha realizzato solo 4 gol nelle 31 partite giocate con il PSG
nell’ultima stagione. Non si capisce il perché sia sempre collegato a un
possibile costoso trasferimento in Premier League.
6. DAVID LUIZ
La propensione del difensore brasiliano per stupendi
passaggi e grandi gesti tecnici nasconde i suoi limiti come centrale. Luiz lascia
spesso a desiderare difensivamente, come, ed è il caso più eclatante, nel caso
della sconfitta del Brasile per 7-0 contro la Germania nel Mondiale 2014. Tutti
si chiedono come si possa aver speso 70 milioni di sterline per prenderlo.
5. FAUSTINO ASPRILLA
Senza dubbio un centravanti di grande talento, ma uno che è
stato più spesso un ostacolo che un aiuto. La sua esperienza con Newcastle è
stata impreziosita da sprazzi di grande classe e dall’indimenticabile tripletta
contro il Barcellona in Champions League, ma troppo spesso è sembrato che
Asprilla girasse per il campo con l’espressione di chi avrebbe voluto essere da
qualsiasi altra parte.
4. ZLATAN IBRAHIMOVIC
Nessuno può negare il suo eccellente valore con i suoi
ridicoli autoproclami, ma è davvero qual gran giocatore che lui pensa di
essere? Nessuna Champions League vinta in carriera e il fatto di non aver mai
giocato in uno dei migliori tre campionati europei, da quando, nel 2010, ha
lasciato il Barcellona per andare al Milan, ci suggeriscono che, forse, non è
quel fenomeno che proclama di essere.
3. RADAMEL FALCAO
Giocatore che è sempre sembrato guidato dai soldi, Falcao ha
giocato talmente male al Manchester United quest’anno da essere rimandato al
Monaco. Con solo 4 gol in 22 presenze nella squadra di Louis Van Gaal, che
fanno seguito agli 11 in 20 partite con il Monaco nel debole campionato
francese, Falcao sembra un calciatore sulla via del tramonto.
2. ROBINHO
Un altro giocatore che è sempre stato accompagnato da
costosi trasferimenti ma che ha sempre disatteso le aspettative. Il brasiliano
ha probabilmente passato il peggior momento della propria carriera al
Manchester City, dove, dopo essere arrivato nel settembre 2008 per 32 milioni
di sterline e un inizio incoraggiante, è sparito di colpo ed è stato mandato in
prestito al Santos nel gennaio 2010. Adesso è di nuovo in prestito al Santos
dopo due anonime stagioni al Milan.
1. MARIO BALOTELLI
Rimane ancora oggi un mistero come 59 milioni di sterline
possano essere state spese per i trasferimenti di questo attaccante. All’Inter,
al Manchester City, al Milan e al Liverpool, Balotelli non è mai riuscito a
realizzare il suo apparente potenziale, ispirando più titoli per le sue
buffonate fuori dal campo che per le sue prestazioni sul terreno di gioco.
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sinceramente non la capisco. ad esempio a Rooney viene rinfacciato di aver vinto solo una champions mentre a Ibra neanche una. quindi la champions conta oppure no?
RispondiEliminavedo che tu sei rimasto inorridito per Baggio, secondo me Baggio poteva fare molto di più, non è mai riuscito a giocare con continuità in una grande squadra, forse solo all'inizio nella Juve, e poi stagioni a brescia e bologna sono un po' sintomatiche di un giocatore che poteva fare di più per la classe che aveva. da un punto di vista azzurro non gli si può dire niente comunque.
Ci sono molte cose che mi lasciano perplesso. Posso anche condividere la tua idea su Baggio, ma impensabile, per me, che rientri tra i giocatori 'sopravvalutati'. Detto questo, assurdo definire tali Gerrard, Rooney e Ibrahimovic
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