La
notizia dell’approdo di Gregone Oden
(che la sorte gli dia una mano) agli Jiangsu Dragons mi ha dato la spinta
decisiva per fare una cosa che mi ero sempre ripromesso: guardarmi i roster
delle squadre cinesi.
La
magica CBA: la Chinese Basketball
Association, di cui tutti parlano e che nessuno guarda, salvo profondo
disagio (se persiste, consultare un medico).
E
allora l’ho fatto: ho aperto il pc, ho googlato CBA e mi sono lanciato.
Torneo
a 20 squadre con formula tradizionale. Nulla di innovativo. Ma non mi
interessava cercare news o informazioni sulla Lega in sé. Volevo solo vedere
che gente ci gioca.
Di
formazione in formazione, mi sono
guardato tutti i roster della passata stagione. Risate e stupore. Giocatori cinesi a parte, ho
capito che ‘gli altri’ possono essere raggruppati in tre categorie:
BIDONI: gente che ha toppato in pieno altrove e, perciò, si è rifugiata lì per fare bella figura;
SVERNATORI: giocatori che hanno alle spalle un loro passato, magari anche buono, che hanno deciso di ‘monetizzare’ gli ultimi scampoli di carriera;
MERCENARI (aggettivo forte, forse troppo. Ma è giusto per far capire): atleti che hanno scelto di andare in Cina per denaro e basta. Altre motivazioni non sembrano esserci.
Per ogni squadra cercherò di menzionare i B, gli S e gli M. Così, tanto per farci un’idea del livello di sto campionato (spesso non è stato facile includere un giocatore in una categoria piuttosto che in un’altra. Ho seguito l’istinto. Tanto chi mi controlla?).
*Le squadre sono ordinate secondo l’ultima classifica di regular season
Bene, riprende il nostro tour attraverso la Cina.
Nella puntata precedente avevo ‘sezionato’ le prime dieci
squadre della Chinese Basketball Association. Dunque, ero esattamente a metà
strada. Avanti con le altre dieci!
SHANDONG FLAMING BULLS
Due americani. Pardon, un american-ucraino (sinceramente non
so come si chiami uno metà ucraino e metà americano) e un americano. Eh sì,
perché il signor Eugene Jeter, meglio come Pooh, è cittadino anche dell’est
Europa. L’abbiamo visto spesso con la Nazionale gialloblu, ma ai prossimi
Europei non ci sarà.
Vabbè, poco ci interessa. Il nativo di Los Angeles ha
giocato più da questa parte dell’Oceano che dall’altra. Atlantico intendo. Nel
2010/2011, ha vestito la maglia dei Kings; per il resto, tanto basket europeo
(Kiev, Badalona, Gerusalemme). Poi, nel 2012, a 29 anni (è un ’83), la scoperta
dei parquet dorati della CBA. Tre anni a Shandong, prima di tornare in Europa,
al Limoges, a inizio 2015.
Evidentemente, la nostalgia per la Cina era troppa: ha
deciso di tornare là. Mercenario.
Tanto quanto il suo compagno di squadra Earl Clark. Uno che
cambia squadra ogni mezza stagione. Ha fatto tanta NBA (ha chiuso il 2015) a
Brooklyn, ma va dove lo porta il vento. ‘Vanta’ una precedente avventura
asiatica nel 2011, con gli Zheijiang Guansha, terminata solo un mese dopo. Bah.
SHANGAI DONGFANS SHARKS
La squadra di Michael Beasley. O meglio, che è stata di
Beasley. Adesso è free agent, ma sembra che sia pronto a riabbracciare la Cina.
Che dire? Talento c’è, manca tutto il resto. La testa fa acqua da tutte le
parti e il suo rivedibile senso tattico è tabù anche in NBA. Sarebbe anche un
mezzo bidone (più che altro per le aspettative), ma opto decisamente per il
‘mercenario’. Ha solo 26 anni eh.
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Michael Beasley, MVP dell'All Star Game cinese |
Il buon Michael faceva combriccola con James Bernard, centro
30enne che in America ha ricevuto fiducia solo dai Mavericks. L’hanno preso,
lasciato, mandato in D-League, quindi in Cina e poi ripreso. Vabbè, un bidone
che può anche starsene là.
Nota a margine, che lo 'riabilita': nel 2012 ha vinto il Most
Couragouos Award, assegnato dalla United States
Basketball Writers Association (USBWA), all’atleta che ha dimostrato coraggio nella vita. A quanto
pare, è stato un mezzo eroe di guerra prima di diventare cestista. Ebbravo lui.
A pensarci bene, difficile che un tipo del genere possa fare bisboccia con un un cavallo pazzo come Beasley.
TIANJIN STEEEL
Nome di spicco degli uomini di ‘acciaio’ è, senza dubbio,
Shelden Williams.
Il 32enne da Duke ha lasciato la NBA nel 2012 dopo una carriera rispettabile. Non mi ha mai entusiasmato, ma sui campi americani si vede ben di peggio. L’ha tentata in Francia, allo Chalon, poi ha staccato il biglietto per la Cina. Gli ultimi aggiornamenti lo danno free-agent e molto vicino a un nuovo accordo da quelle parti. Mercenario.
Il 32enne da Duke ha lasciato la NBA nel 2012 dopo una carriera rispettabile. Non mi ha mai entusiasmato, ma sui campi americani si vede ben di peggio. L’ha tentata in Francia, allo Chalon, poi ha staccato il biglietto per la Cina. Gli ultimi aggiornamenti lo danno free-agent e molto vicino a un nuovo accordo da quelle parti. Mercenario.
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Shelden Williams ai tempi dei Knicks |
Dwight Buycks, invece, non l’ho mai sentito nominare. Colpa mia?
Mah, sì e no. E’ un play, ha 26 anni e ha ‘pizzicato’ la NBA solo con i Raptors
nel 2014 e i disastrati Lakers nel 2015 (giallo-viola in versione mutuo
soccorso). Poi un bel po’ di Europa, un tocco di D-League e la Cina. Non ha
ancora squadra, per ora. A naso, dev’essere più che altro un mezzo bidone.
JIANGSU NANGAMG DRAGONS NANJING
Ci si mette di più a scrivere il nome per esteso che a
parlare degli stranieri della squadra.
Infatti, ce n’è uno solo: Moultrie Arnett. Ovviamente
americano, ovviamente centro, ovviamente con un passato a stelle e strisce non
troppo esaltante. Uscito da MSU, esordisce tra i ‘pro’ con Philly. Si fa le sue
presenzine, senza impressionare poi molto. Quindi la D-League e il colpo di
genio: squalifica di cinque gare (ma solo!?) per positività all’antidoping. Non
mi sa di un genio (anche qui giudico puramente a istinto). Non poteva che
finire in Cina: mercenario.
Occhio però: questa sarà la squadra di Greg Oden, su cui,
però, non so come esprimermi. Come dare del ‘bidone’ a sto poraccio? E’ jellato
forte. Da qualche parte doveva ricominciare a giocare. Quindi non è nemmeno un
completo mercenario. Diplomatico: è un caso molto speciale di bidone.
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Dai Greg, un pò faccio il tifo per te |
ZHEJIANG CHOUZHOU BANK
Direi che Errick McCollum lo possiamo mettere tranquillamente
tra i bidoni (che, per me, è sempre meglio che essere bollato come mercenario).
E’ il fratello scarso di C.J, quello di Portland, e ha esperienze solo in
Israele e Grecia. E nemmeno nelle squadre di primissimo livello.
E’ finito dov’è perché non ce n’ha….
Stavo per dare dello ‘svernatore’ a Charles Gaines. Perché
ha 34 anni e si è girato buonissime squadre europee (Maccabi, Joventut,
Galatasaray, anche Viola Reggio Calabria). Poi ho notato che è da sei anni che
è in Cina. Cioè, ha fatto direttamente Tel Aviv-Oriente senza tappe intermedie.
Dunque, t’arrangi: ti becchi del mercenario.
FUJIAN QUANZHOU BANK
D.J. White, che è l’unico 'Yankee' della squadra, ha un legame
stretto con la CBA. È un tira e molla continuo. Uscito da Indiana nel 2008, si
è fatto un po’ di NBA (OKC e Charlotte) per poi scoprire la Cina. E poi avanti
e indietro: Boston e poi Sichuan; Charlotte, Baskonia e via di nuovo a Fujian.
Ora, l’arrivo a Torino: nuova tappa e chance di fare bene nel ‘basket che
conta’ (anche se non a livelli top). Speriamo per i piemontesi che non abbia
già pronte le valigie. Ah, e comunque: mercenario.
JIANGSU TONGXI
Da quanto ne sappia, e anche dai lineamenti, non penso che
Brandon Costner sia imparentato in qualche modo con Kevin. Questo è un 28enne,
ala grande, che non è mai riuscito a fare tanta strada. Tanta, troppa e sola
D-League, per poi provarci in Francia con il Limoges, in Corea (del Sud, e ci
mancherebbe) e in Cina. Insomma, curriculum di uno che si è un po’ rassegnato a
essere un bidone.
E pure Will McDonald non dev’essere parente di Ronald. Vabbè,
battute (penose) a parte, il 36enne centrone da New Orleans si è fatto la sua
buona carriera in Spagna, dove ha giocato dal 2004 al 2011, vincendosi anche
Coppa del Rey e titolo con il Baskonia. Poi, superati i 30, ha deciso di andare
a rimpinguare le casse. Ci può stare. Il suo l’ha dato: svernatore.
Nel roster ci sarebbe anche l’iraniano Mahdi Kamrany, ma non
mi azzardo a parlarne. E comunque è uno che si è fatto tutta la trafila delle
sue Nazionali.
SICHUAN BLUE WHALES
Le balene di Sichuan hanno tesserato un afroamericano. Nel
senso che è proprio mezzo nigeriano e mezzo americano. Ha la doppia
nazionalità. Si chiama Michael Efevberha e ha passato gran parte della sua vita
in D-League. Nel 2009 il salto in Europa, nei rivedibili Lugano Tigers, per poi
girare l’est senza grande successo. Quindi Beirut e Sichuan. Cosa vuoi dirgli?
È un bidone.
BAYI ROCKETS
Come i colleghi del Jilin Northeast Tigers, nessuno straniero. La
qalità, però, è nettamente inferiore. Infatti, penultimo posto nella regular
season 2014/2015.
CHONGQING FLY DRAGON
Saranno anche volanti, ma sti Dragoni non hanno fatto molta
strada: ultimi della stagione passata.
Regia affidata a Willie Warren: prodotto di Oklahoma che ha
cominciato la carriera da 'pro' con i Clippers (2010). Lasciata Los Angeles,
della NBA nemmeno l’ombra. Un po’ di D-League e di Europa (passaggio alla Virtus
Bologna nel 2014) e firma cinese. Buon per lui, ha chiuso la sua esperienza con
i Dragon: nel 2015/2016 vestirà la maglia dello Zheijiang (un po’ meglio).
E infine c’è Morgan Jamison: 26enne texano andato undrafted
nel 2013. Ha giocato a UCLA e Baylor, ma la NBA l’ha vista solo in tv. Sulla sua carriera non ci sono molte notizie in giro. Dettaglio che mi
spinge a protendere per il più che probabile bidone.
Ed è così che si conclude il mio viaggio, ahimè dal pc di
casa, per i parquet cinesi. Era un tuffo nella stagione passata, mentre la
nuova comincerà tra non molto.
Che questa mia piccola ricerca mi abbia spinto a
interessarmi e seguire la CBA? Mmm no; direi di no. Ma non è detto che non siate voi a farlo.
Nǐ hǎo a tutti.
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