La Summer League si ‘sdoppia’. Si gioca a Orlando (O), ma,
da ieri, anche a Salt Lake City, nello Utah (U).
Ovviamente, prima i risultati.
INDIANA PACERS –
ORLANDO MAGIC 76-85 (O)
Indiana:
Whittington 16. Rimbalzi: Turner 9. Assist: Young e Lockett 4.
Orlando: Appling e
Singleton 17. Rimbalzi: Ejim 7. Assist: Ejim, Singleton e Wilbekim 3.
ORLANDO MAGIC –
OKLAHOMA CITY THUNDER 65-73 (O)
Orlando: Gordon
21. Rimbalzi: Gordon 10. Assist: Payton e Siva 4.
Oklahoma City:
McGary 19. Rimbalzi: Zanna 9. Assist: Christon 9.
DETROIT PISTONS –
MIAMI HEAT 73-78 (0)
Detroit: Johnson
14. Rimbalzi: Johnson 7. Assist: Dinwiddie e Barlow 4.
Miami: Winslow 17.
Rimbalzi: Reed 11. Assist: Tuttle 4.
PHILADELPHIA 76ers –
SAN ANTONIO SPURS 76-74 (U)
Philadelphia:
Okafor 18. Rimbalzi: Aldemir 11. Assist: McConnell 4.
San Antonio:
Bertans 19. Rimbalzi; Anderson 9. Assist: Ware 3.
BOSTON CELTICS – UTAH
JAZZ 82-100 (U)
Boston: Smart 26.
Rimbalzi: 5. Assist: 8.
Utah: Hood 23.
Rimbalzi: Cooley 13. Assist: Exum 5.
In quel di Orlando, continuano a ben impressionare Myles Turner di Indiana e Stanley Johnson di Detroit.
Del lungo dei Pacers convince la solidità nel pitturato. Non
è stato il top scorer di squadra (13 punti, contro i 16 di Whittington), ma ha
catturato 9 rimbalzi e ha piazzato 6 stoppate. Il tutto, in 27 minuti
d’impiego. E’ attivo e sempre in movimento, anche a palla lontana.
Dinamismo che contraddistingue anche Stanley Johnson,
che contro Miami è stato il miglior realizzatore dei suoi con 14 punti (ottimo
4/5 al tiro). Non è bastato ad avere la meglio degli Heat, tra le cui fila
brilla Justise Winslow, che dimostra
di essere un’ala piccola di sicuro affidamento. Difende forte e attacca con
personalità. Ha segnato 17 punti, ma la sua percentuale dal campo è, ancora una
volta, una nota negativa: solo 5/15.
Ieri era anche il giorno dell’esordio di Jahlil Okafor. La terza scelta assoluta
del draft è scesa in campo per la prima volta con la maglia di Philly. Contro
gli Spurs di un ottimo Bertans, ha
fatto bene. Molto bene. Doppia-doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, con anche 2
stoppate. Deve riprendere ritmo e precisione (9/21 al tiro), ma le indicazioni
sono buone.
Celtics-Jazz è stata una sfida tra squadre NBA a tutti gli
effetti, o quasi. Le due franchigie hanno portato a questa SL alcuni giocatori
della ‘prima squadra’, e sono stati loro a prendersi il palcoscenico: Marcus Smart ha dominato (ti piace
vincere facile?), ingaggiando un bel duello con Exum e Hood.
I sorrisi più grandi, però, sono stampati sui visi degli
Orlando Magic. Sul proprio parquet, i gioiellini della Florida hanno lasciato
più di uno spettatore a bocca aperta.
Le immagini dell’inchiodatona di Mario Hezonja hanno fatto il giro del mondo. E le sue dichiarazioni
fanno da eco: “Non mi importa se davanti
a me mi trovo un veterano o un giocatore giovane; il mio obiettivo è sempre lo
stesso: run over everybody (era più bella non tradotta”. Della serie,
“personalità ne abbiamo?”.
— marco pezzetti (@marcopezzetti) July 6, 2015
IL MIGLIORE,
però, è stato un altro Magic: Aaron
Gordon.
La quarta scelta assoluta del draft 2014 sta sbaragliando la
concorrenza. Ieri, 21 punti, 10 rimbalzi, 3 assist e 3 palle rubate, tirando
con 8/11 dal campo. Considerando che due giorni fa aveva chiuso con 22+18… Illegale.
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