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martedì 7 luglio 2015

Summer League - Day 3: Hezonja vola, Aaron Gordon è illegale


La Summer League si ‘sdoppia’. Si gioca a Orlando (O), ma, da ieri, anche a Salt Lake City, nello Utah (U).

Ovviamente, prima i risultati.

INDIANA PACERS – ORLANDO MAGIC 76-85 (O)
Indiana: Whittington 16. Rimbalzi: Turner 9. Assist: Young e Lockett 4.
Orlando: Appling e Singleton 17. Rimbalzi: Ejim 7. Assist: Ejim, Singleton e Wilbekim 3.

ORLANDO MAGIC – OKLAHOMA CITY THUNDER 65-73 (O)
Orlando: Gordon 21. Rimbalzi: Gordon 10. Assist: Payton e Siva 4.
Oklahoma City: McGary 19. Rimbalzi: Zanna 9. Assist: Christon 9.

DETROIT PISTONS – MIAMI HEAT 73-78 (0)
Detroit: Johnson 14. Rimbalzi: Johnson 7. Assist: Dinwiddie e Barlow 4.
Miami: Winslow 17. Rimbalzi: Reed 11. Assist: Tuttle 4.

PHILADELPHIA 76ers – SAN ANTONIO SPURS 76-74 (U)
Philadelphia: Okafor 18. Rimbalzi: Aldemir 11. Assist: McConnell 4.
San Antonio: Bertans 19. Rimbalzi; Anderson 9. Assist: Ware 3.

BOSTON CELTICS – UTAH JAZZ 82-100 (U)
Boston: Smart 26. Rimbalzi: 5. Assist: 8.
Utah: Hood 23. Rimbalzi: Cooley 13. Assist: Exum 5.

In quel di Orlando, continuano a ben impressionare Myles Turner di Indiana e Stanley Johnson di Detroit.

Del lungo dei Pacers convince la solidità nel pitturato. Non è stato il top scorer di squadra (13 punti, contro i 16 di Whittington), ma ha catturato 9 rimbalzi e ha piazzato 6 stoppate. Il tutto, in 27 minuti d’impiego. E’ attivo e sempre in movimento, anche a palla lontana.

Dinamismo che contraddistingue anche Stanley Johnson, che contro Miami è stato il miglior realizzatore dei suoi con 14 punti (ottimo 4/5 al tiro). Non è bastato ad avere la meglio degli Heat, tra le cui fila brilla Justise Winslow, che dimostra di essere un’ala piccola di sicuro affidamento. Difende forte e attacca con personalità. Ha segnato 17 punti, ma la sua percentuale dal campo è, ancora una volta, una nota negativa: solo 5/15.

Ieri era anche il giorno dell’esordio di Jahlil Okafor. La terza scelta assoluta del draft è scesa in campo per la prima volta con la maglia di Philly. Contro gli Spurs di un ottimo Bertans, ha fatto bene. Molto bene. Doppia-doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, con anche 2 stoppate. Deve riprendere ritmo e precisione (9/21 al tiro), ma le indicazioni sono buone. 

Celtics-Jazz è stata una sfida tra squadre NBA a tutti gli effetti, o quasi. Le due franchigie hanno portato a questa SL alcuni giocatori della ‘prima squadra’, e sono stati loro a prendersi il palcoscenico: Marcus Smart ha dominato (ti piace vincere facile?), ingaggiando un bel duello con Exum e Hood.

I sorrisi più grandi, però, sono stampati sui visi degli Orlando Magic. Sul proprio parquet, i gioiellini della Florida hanno lasciato più di uno spettatore a bocca aperta.
Le immagini dell’inchiodatona di Mario Hezonja hanno fatto il giro del mondo. E le sue dichiarazioni fanno da eco: “Non mi importa se davanti a me mi trovo un veterano o un giocatore giovane; il mio obiettivo è sempre lo stesso: run over everybody (era più bella non tradotta”. Della serie, “personalità ne abbiamo?”.

 

IL MIGLIORE, però, è stato un altro Magic: Aaron Gordon.

La quarta scelta assoluta del draft 2014 sta sbaragliando la concorrenza. Ieri, 21 punti, 10 rimbalzi, 3 assist e 3 palle rubate, tirando con 8/11 dal campo. Considerando che due giorni fa aveva chiuso con 22+18… Illegale.

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