playground

playground

sabato 4 luglio 2015

La città per Wade


Wade è rimasto. Voleva 20 milioni all’anno e li ha ottenuti. Sperava in un triennale, ma Pat Riley l’ha convinto con un accordo per una sola stagione. Alla fine, meglio così. Per lui eh. L’estate prossima, con il salary cap ritoccato verso l’alto, potrà strappare un contrattino niente male.

A Miami? Boh. Si vedrà. Io lo spero, non tanto perché sia un tifoso degli Heat (non mi fanno né caldo né freddo), ma perché di ‘bandiere’ ce ne sono sempre meno e quelle poche vanno preservate. Razza in via d’estinzione.

D-Wade è uno degli ultimi uomini-franchigia rimasti. Ha cominciato la sua avventura tra i ‘pro’ lì, lì ha vinto tre titoli (in due ‘ere’ differenti) e lì deve finire. Mia personale opinione, ovvio.

Detto questo, le logiche del mercato e dello sport possono portare ad altro. Lui stesso può essere attirato da un’avventura altrove. Magari a Los Angeles, magari a Cleveland dall’amico LeBron. Poco importa. Sarebbe legittimo.

Per Miami, intesa come comunità, Dwayne è più di un’eccellente guardia. E’ un simbolo, una certezza, un condottiero. Lui è sempre stato il punti fermo. Gli Shaq e James sono passati, lasciando il segno, lui è rimasto.

Se una città arriva addirittura a ‘dedicarti’ la segnaletica stradale, beh, non puoi non pensare di piantare le tende e non muoverti più. 

 

Nessun commento:

Posta un commento