Wade è rimasto.
Voleva 20 milioni all’anno e li ha ottenuti. Sperava in un triennale, ma Pat
Riley l’ha convinto con un accordo per una sola stagione. Alla fine, meglio
così. Per lui eh. L’estate prossima, con il salary cap ritoccato verso l’alto,
potrà strappare un contrattino niente male.
A Miami? Boh. Si
vedrà. Io lo spero, non tanto perché sia un tifoso degli Heat (non mi fanno né
caldo né freddo), ma perché di ‘bandiere’ ce ne sono sempre meno e quelle poche
vanno preservate. Razza in via d’estinzione.
D-Wade è uno degli
ultimi uomini-franchigia rimasti. Ha cominciato la sua avventura tra i ‘pro’
lì, lì ha vinto tre titoli (in due ‘ere’ differenti) e lì deve finire. Mia
personale opinione, ovvio.
Detto questo, le
logiche del mercato e dello sport possono portare ad altro. Lui stesso può
essere attirato da un’avventura altrove. Magari a Los Angeles, magari a
Cleveland dall’amico LeBron. Poco importa. Sarebbe legittimo.
Per Miami, intesa
come comunità, Dwayne è più di un’eccellente guardia. E’ un simbolo, una
certezza, un condottiero. Lui è sempre stato il punti fermo. Gli Shaq e James
sono passati, lasciando il segno, lui è rimasto.
Se una città arriva
addirittura a ‘dedicarti’ la segnaletica stradale, beh, non puoi non pensare di
piantare le tende e non muoverti più.
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