La
Bessarabia è una storica regione che, attualmente, si divide tra Moldavia e Ucraina. Terra di commercianti che, nel primo Ottocento, occuparono una parte di Kiev dove, ancora oggi, sorge il
"mercato della Bessarabia" (Bessarabka Market): uno dei più grandi della Capitale, nonché luogo caratteristico e di sicuro interesse turistico.
Raggiungere Bessarabka Square non è impresa da canuti esploratori.
Tetralna, Palats Sportu e Ploscha Tolstoho sono le fermate della metro più comode. In sostanza, una vale l'altra. Tuttavia, consiglio di arrivare al mercato percorrendo
Shevchenka Boulevard, immenso viale che taglia la città e offre una piacevole camminata.
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Shevchenka Boulevard |
Lo si può percorrere lungo la centrale via alberata. Oppure costeggiarlo, infischiandosene di essere tra piante e panchine, per preferire la vita, il caos e il fermento di negozi, hotel e uffici, ma non solo...
Oggi optiamo per il lato dell'orto botanico. È tappa consigliabile, ma noi tiriamo dritto (ci sarà tempo per vederlo al meglio). Ci fermiamo, invece, al
Shevchenka Park: piccolo e delizioso spazio verde dove riposarsi e fare un breve pit-stop. Le multiformi e comodissime panchine sono un vero toccasana, soprattutto se "accompagnate" da un buon caffè (buono per davvero) preparato nel
bar-tram che si trova proprio all'interno del parco (e che fa pure da ufficio informazioni).
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Shevchenko Park e il suo bar-tram |
Zaino di nuovo in spalla, altri dieci minuti di camminata per arrivare alla nostra meta:
Bessarabka Square. Si presenta austera, trafficata e grigia, con quel retrogusto sovietico che per noi è tanto esotico quanto severo. In sostanza, l'edificio non è nulla di che. A inizio '900 si volle "dare un tetto" al mercato: vinse il progetto dell'architetto polacco Henrik Gay.
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Bessarabka Square |
La grande cupola protegge
bancarelle di frutta,verdura, ortaggi, carne e spezie. Tutto apparentemente buono, ma anche piuttosto dispendioso (per le abitudini locali). Non a caso, gli abitanti di Kiev evitano di fare spese in Bessarabka. Più che altro, è posto per turisti in caccia di primizie, o presunte tali.
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L'interno del mercato |
Alla portata di tutti, ucraini compresi, i
piccoli locali di street food che circondano le bancarelle: moderni, innovati e giovanili; in netto contrasto con lo spirito e la storia del posto. Offrono cibo semplice e veloce, ma ben studiato, ricercato e di pregevole qualità. Carne sì, ma è la cucina vegetariana e vegana a farla da padrona. Zuppe, sandwich, insalate e stuzzichini per chi ha scelto questa filosofia. Che io non pratico, quindi carne sia. Mi siedo al bancone del
Food Market e mi gusto dumplings al vapore (i tipici ravioli russi che potete trovare in qualsiasi Paese dell'ex Unione) e limonata al basilico. Per 71 grivnie (circa 2 euro e mezzo), soddisfatto, ben servito (menù in inglese) e contento della scelta.
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L'angolo del Bessarabka Market dedicato allo street food |
La visita al Bessarabka Market ha avuto il suo lieto fine.
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