Ma
voi non sapete le risate. Ma grosse eh. Di quelle singhiozzate, un po’ soffocate
e incredule. Di quelle interrotte da pensieri tipo: “No, ma dai, ma questo è ancora in giro?” o “Anvedi (il romano, in
questi casi, è un po’ linguaggio universale) dov’è finito sto bidone”…
Avete
presente (ovvio che sì) quando tra amici ti lanci in quei salti nel passato
malinconici ed esilaranti ritirando fuori l’undici del Piacenza ‘98/’99 o gli
improbabili acquisti dell’Ancona di un tempo, tipo Jardel? Ecco, quelle risate
lì.
La
notizia dell’approdo di Gregone Oden
(che la sorte gli dia una mano) agli Jiangsu Dragons mi ha dato la spinta
decisiva per fare una cosa che mi ero sempre ripromesso: guardarmi i roster
delle squadre cinesi.
La
magica CBA: la Chinese Basketball
Association, di cui tutti parlano e che nessuno guarda, salvo profondo
disagio (se persiste, consultare un medico).
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Il logo della Chinese Basketball Association |
Sempre
per fare un paragone con il calcio, è come se andassimo a spulciarci le rose del
campionato degli Emirati. Paradisi dove giocatori, più o meno discutibili, vengono
ricoperti d’oro.
E allora l’ho fatto: ho aperto il pc, ho googlato CBA e mi sono lanciato.
Torneo
a 20 squadre con formula tradizionale. Nulla di innovativo. Ma non mi
interessava cercare news o informazioni sulla Lega in sé. Volevo solo vedere
che gente ci gioca.
Di
formazione in formazione, mi sono
guardato tutti i roster della passata stagione. Risate e stupore. Giocatori cinesi a parte, ho
capito che ‘gli altri’ possono essere raggruppati in tre categorie:
BIDONI: gente che ha toppato in pieno altrove e, perciò, si è rifugiata lì per fare bella figura;
SVERNATORI: giocatori che hanno alle spalle un loro passato, magari anche buono, che hanno deciso di ‘monetizzare’ gli ultimi scampoli di carriera;
MERCENARI (aggettivo forte, forse troppo. Ma è giusto per far capire): atleti che hanno scelto di andare in Cina per denaro e basta. Altre motivazioni non sembrano esserci.
Per ogni squadra cercherò di menzionare i B, gli S e gli M. Così, tanto per farci un’idea del livello di sto campionato (spesso non è stato facile includere un giocatore in una categoria piuttosto che in un’altra. Ho seguito l’istinto. Tanto chi mi controlla?).
Per oggi, vedremo le prime dieci squadre. Per le altre, vi do appuntamento alla prossima puntata.
*Le squadre sono ordinate secondo l’ultima classifica di regular season
GUANDONG SOUTHERN
TIGERS
Beh, si sta parlando di uno squadrone da 34 vittorie e 4 sconfitte. E, un po’ a sorpresa, l’anima è cinesissima. Il leader è Yi Jianlian, bidone gigantesco che continua a fare faville dopo il fiasco NBA.
Di stranieri ce ne sono pochi. Solo due americani.
C’è Jeff Adrien, 29enne che ha girato migliaia di squadre tra USA, Europa e leghe varie. Ala forte undrafted nel 2009, ha giocato a Treviso nel 2011 e ha vestito anche qualche maglia NBA. Evidentemente, il talento è quello che è. E’ bidone più che mercenario.
Un po’ come Chris Daniels, che lì fa il centro titolare, ma nel resto del mondo è uno qualsiasi.
LIAONING JIEBAO
HUNTERS
QINDAO DOUBLE STAR EAGLES
Kalin Lucas sarà la guardia di riferimento. Prodotto di Michigan, 26 anni, è reduce dall’esperienza turca con l’Ankara. Ha fatto su e giù per un po’ di anni tra NBA e D-League. Poi l’Europa e, infine, tanti soldoni in Cina: mercenario più che bidone.
Alan Williams pure. Ha 22 anni, è appena uscito da Santa Barbara (dove ha fatto benino) e ha accettato l’ingaggione. Se firmi il primo contratto da pro col Qindao, ti becchi l’etichetta di
mercenario.
SHOUGANG BEIJING
DUCKS
La squadra della Capitale dà grosse soddisfazioni.
Tanto per cominciare, la stella assoluta è Stephon Marbury. Proprio lui: ‘Starbury’ da Coney Island. L’ex Knicks ha trovato il paradiso: soldi, pressioni zero, livello scarso e libertà totale. Per uno con quel talento e quel carattere, una Mecca. A 38 anni detta legge. Un pochetto mercenario, ma ha la carta d’identità giusta per essere uno svernatore.
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Stephon Marbury che esulta per la vittoria del titolo Cinese |
Meno alibi per Randolph Morris, che ha lasciato la NBA (Knicks e Hawks) dopo soli tre anni. Non era un fenomeno, ma ha deciso di ‘mollare’ troppo presto: mercenario.
JILIN NORTHEAST TIGERS
Nemmeno uno straniero. Un pò ‘quel famoso’ Piacenza (calcisticamente parlando) della CBA.
SHANI ZHONGYU
Per gli standard cinesi, una multinazionale. Abbiamo ben due taiwanesi, un arabo (Abbas: non lo conosco, ma gli do del bidone e del mercenario sulla fiducia) e un americano: Dominique Jones.
26 anni, una breve parentesi ai Mavs e in D-League e poi la Cina. Ha giocato anche nel Liaoning. Ora, anche se risulta ancora nel roster dello Shani, sembra che abbia firmato con una squadra di Porto Rico. Dettaglio che sposta la bilancia: avrei potuto optare per lo scarso, ma ala fine propendo per il mercenario.
Ah, sto qui ci ha vinto il titolo con i Mavericks eh..
ZHEJIANG GUANSHA
LIONS
Ma Jeremy Pargo che mercenario non è? A 29 anni ha deciso di lasciare di smetterla col basket europeo (dove si era costruito una sua fama) e filare in Cina. Ha rifiutato numerose offerte da importanti club d Eurolega pur di volare ai Lions. Mah, contento lui… Mercenario. Senza dubbi.
Scelta simile al suo compagno di squadra Jonathan Gibson. Non ha mai nemmeno sfiorato la NBA, ma da questa parte dell’Oceano aveva avuto le sue occasioni: Trabzonspor e Brindisi. Poi il salto in Cina e la spola con l’interessantissimissimo campionato iraniano. A soli 29 anni. Poteva trovarsi qualcosa da ste parti: mercenario.
DONGGUAN NEW CENTURY LEOPARDS
Bella lì Bobby Brown! Uno che ha lasciato la Mens Sana da protagonista e che, pur venendo spesso accostato alla NBA, si sta godendo bel bello la pacchia cinese. Mercenario. Peccato, perché di talento ce n’è da vendere.
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Bobby Brown, quando 'furoreggiava' con la maglia di Siena |
Più di quanto ne abbia Dominic McGuire, ala forte di 29 anni che ha capito che era ora (anche se l’età sarebbe dalla sua) che era arrivato il momento di cercare qualcuno che lo strapagasse. Si è fatto un bel po’ di NBA (dal 2007 al 2013). Poi è finito in Israele e, infine, ha salutato la compagnia e firmato per i Leopards. Mercenario, ma anche bidoncione non male.
XINJIANG FLYING
TIGERS
Mamma mia come mi piace sta squadra. Sembra fatta ad hoc per questo post.
Nuovo acquisto, di lusso: Andrew Goudelock. Mercenario eccome, visto che lascia l’Europa (ultimo anno al Fenerbahce) da discreto protagonista e con una serie di buone offerte sul tavolo. Ha 26 anni, quindi presto tornerà nel basket che conta, ma la decisione presa non ‘snobilità’.
Andray Blatche, pure, è un bel mercenario. Anche un po’ per amore del basket asiatico (dice lui eh) ha scelto di prendersi la nazionalità filippina, ma sappiamo tutti che sta ‘in zona’ solo per soldi. E’ stato più volte vicino al ritorno in NBA, ma alla fine è sempre saltato tutto. Tagliamo corto: ha scelto il denaro.
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Il 'filippino' Andray Blatche |
Nei Tigers ci sarebbe pure Sebastian Telfair. Ha solo 30 anni e ha un buon talento. Come Blatche, pare sempre vicino a una nuova avventura in America, ma lo ritroviamo sempre nella ‘terra dei dragoni’. Mi dà l’impressione di uno che ha già da tempo deciso di svernare, ma, essendo solo un classe ’85, si prende del mercenario.
FOSHAN LONG LIONS
Unico straniero della squadra: Viacheslav Kravtsov. Uno che, secondo me, farebbe fatica a livelli discreti in Europa. Eppure, c’è addirittura qualcuno che ha avuto il coraggio di prenderlo in NBA. E’ andato in Cina perché in America non ‘ce n’era’ e perché, fondamentalmente, è un gran bidone.
A presto per la seconda parte del nostro tour...
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